Regolamento Regionale 24 marzo 2006 , N. 2

Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell'utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell'articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26

(BURL n. 13, 1° suppl. ord. del 28 Marzo 2006 )

urn:nir:regione.lombardia:legge:2006-03-24;2

Art. 8
(Domanda di concessione di derivazione)
1. Il soggetto interessato presenta all’ufficio istruttore competente, la domanda di concessione, in regola con la normativa concernente l’imposta di bollo, fornendo le seguenti indicazioni:
a) in caso di persone fisiche: nome, cognome, data di nascita, codice fiscale, luogo di residenza, eventuale elezione di domicilio nel comune capoluogo della provincia competente; nel caso in cui il richiedente agisca in qualità di titolare di ditta individuale, la domanda deve contenere anche il numero di partita IVA, la sede principale d’esercizio dell’attività d’impresa e, ove diversa, l’unità locale interessata dalla derivazione;
b) in caso di persone giuridiche: ragione o denominazione sociale, partita IVA, sede legale e, ove diversa, sede o unità locale interessata dalla derivazione, eventuale elezione di domicilio nel comune capoluogo della provincia competente; nome, cognome, codice fiscale e luogo di residenza del legale rappresentante;
c) tipo e denominazione dei corpi idrici da cui s’intende effettuare il prelievo;
d) comune o comuni, con specificazione dell’eventuale località od indirizzo, ed estremi catastali dell’area, ove s’intendono ubicare le opere per la derivazione ed utilizzazione del corpo idrico;
e) coordinate in formato gauss-boaga nonché quota su livello medio del mare, relative ai luoghi interessati delle opere di presa;
f) portata massima e media da derivarsi e, in caso di derivazioni ad uso idroelettrico, il salto utile al fine della determinazione della potenza nominale di concessione;
g) volume di prelievo costituente il fabbisogno dell’utenza;
h) periodo del prelievo: annuo o, nel caso di uso irriguo, estivo o jemale, intendendosi per estivo il periodo compreso tra il 1 aprile e il 30 settembre e jemale la restante parte dell’anno;
i) tipologia d’uso: in caso di più usi sono specificate le portate e i volumi di prelievo per ciascuno di essi;
j) quantità e, ove tecnicamente possibile, caratteristiche qualitative delle acque restituite, nonché luoghi e corpi idrici interessati dalla restituzione;
k) garanzie tecnico-finanziarie ed economiche per l’attuazione della derivazione, per le domande relative ad uso idroelettrico.
2. La Direzione regionale competente fissa le caratteristiche minime della documentazione tecnica che deve essere prodotta dal richiedente.
3. Il richiedente, che intenda avvalersi di più opere, anche da realizzare da diversi punti di prelievo, deve presentare un’unica domanda per l’utilizzo di acque superficiali o sotterranee, se finalizzata all’approvvigionamento di un’unica unità immobiliare o aziendale, ovvero di un unico impianto o di una medesima rete.
4. La concessione viene rilasciata al richiedente e non è cedibile, in assenza di autorizzazione dell’autorità competente, ad altri soggetti.
Il presente testo non ha valore legale ed ufficiale, che è dato dalla sola pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia
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