Legge Regionale
1 luglio 2025
, n. 9
Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento del dolore pelvico cronico e patologie correlate
(BURL n. 27 suppl. del 04 Luglio 2025 )
urn:nir:regione.lombardia:legge:2025-07-01;9
Art. 2
(Definizioni)
1. Ai fini della presente legge, si intende per:
a) dolore pelvico: qualsiasi dolore localizzato nell'area anatomica del bacino, ovvero nella regione compresa tra l'ombelico e il perineo, che può manifestarsi con sintomi ginecologici, urologici, gastrointestinali, muscolari o nervosi, ed essere di natura acuta, subacuta o cronica;
b) dolore pelvico cronico: dolore persistente o ricorrente localizzato nella regione pelvica, che dura da almeno sei mesi, non esclusivamente associato al ciclo mestruale, alla gravidanza o all'attività sessuale e che comporta una compromissione significativa della qualità della vita fisica, psicologica e relazionale della persona;
c) patologie associate al dolore pelvico cronico: le condizioni patologiche definite dalle lettere d), e), f), g), h), i), j), k) e l) che possono costituire o contribuire al dolore pelvico cronico;
d) endometriosi: malattia infiammatoria cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto simil-endometriale al di fuori della cavità uterina che può provocare dolore pelvico, dismenorrea, dolore alla defecazione e alla minzione e infertilità;
e) adenomiosi: condizione caratterizzata dall'infiltrazione del tessuto endometriale all'interno del miometrio uterino, con conseguente dolore pelvico cronico, mestruazioni abbondanti e dolorose;
f) vulvodinia: dolore cronico localizzato a livello vulvare, di durata superiore a tre mesi, non attribuibile ad alterazioni neurologiche, infettive o dermatologiche evidenti;
g) nevralgia del nervo pudendo: condizione caratterizzata da irritazione o compressione dei nervi pelvici, in particolare del nervo pudendo, che provoca dolore neuropatico nella zona perineale o genitale;
h) disfunzioni del pavimento pelvico: una serie di condizioni in cui i muscoli, i legamenti e i tessuti che supportano gli organi pelvici non funzionano correttamente e possono causare dolore pelvico cronico;
i) diastasi dei muscoli retti dell'addome: condizione caratterizzata dalla separazione patologica dei muscoli retti dell'addome lungo la linea mediana, che può causare alterazioni della funzionalità della parete addominale, dolore, disturbi posturali e, nei casi più gravi, compromissione del contenimento viscerale;
j) sindrome miofasciale in area pelvica: condizione caratterizzata dalla presenza di punti trigger dolorosi nei muscoli e nelle loro fasce (tessuti connettivi che avvolgono i muscoli) che possono causare dolore localizzato o irradiato, debolezza muscolare e limitazione del movimento;
k) sindrome della vescica dolorosa: condizione cronica caratterizzata da dolore pelvico ricorrente o persistente localizzato alla vescica e fastidio durante il riempimento e lo svuotamento vescicale, compresa anche la cistite interstiziale;
l) sindrome dell'intestino irritabile: disturbo funzionale dell'intestino che causa sintomi come dolore addominale e alterazioni delle funzionalità intestinali, come diarrea, stipsi o un'alternanza di entrambe;
m) presa in carico multidisciplinare: modalità integrata di valutazione, diagnosi, trattamento e follow-up della persona affetta da dolore pelvico cronico, che prevede la collaborazione coordinata e continuativa di più figure professionali afferenti a discipline diverse, al fine di garantire una presa in carico personalizzata, efficace e centrata sui bisogni complessi della persona, nel rispetto dei principi di appropriatezza, tempestività e continuità assistenziale;
n) percorso diagnostico terapeutico assistenziale: strumento operativo di programmazione e coordinamento dell'assistenza sanitaria, che definisce in modo integrato e sequenziale le attività cliniche, diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e psicosociali, allo scopo di assicurare uniformità, qualità ed efficacia delle cure sul territorio.
Il presente testo non ha valore legale ed ufficiale, che è dato dalla sola pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia

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